Aggiornamento a.s. 2009/2010

Introduzione: Gesù ha cantato i Salmi» (Mc 14,26; Mt 26,30) e li ha interpretati (Lc 24,44), la chiesa li ha vissuti (cf Lc 24,52-53; At 3,1). Il titolo e i quattro aspetti interconnessi.

Poesia e canto
Un testo unitario, personale e liturgico – Il Salterio come «libro»: ben congegnato, per apprendimento mnemonico e recita corale. Con un portale (Sal 1-2) che fonda le speranze (torah-legge e il re messia); e sviluppo in 5 libri (la Torah-Pentateuco dei «poveri»).- Per alimentare la fede mediante una preghiera personale (Sal 149: la parola di Dio «spada» affidata in mano all’orante mediante che abbatte ogni ostacolo)- Il Salterio anche libro adatto per la preghiera liturgica = legami con le feste (Sal 113-118), indicazioni musicali, aggiunte per tutta la comunità (salmi di pellegrinaggio: 120-134) = preghiera individuale, sempre si fonde con il coro della comunità, anzi del cosmo intero (cf Sal 19/18A. Una poesia da ascoltare e valorizzare «Poesia»: esigenza di preghiera «bella»: attraente, decorosa e ordinata (1Cor 14,49)
1 – Fa emergere l’eterno umano e se ne fa interprete creativa.
2 – Coinvolge tutto il corpo ed esalta l’arte comunicativa: alla preghiera partecipa anche tutto il corpo, per una comunità concorde.
3 – Analisi poetica e linguistica per lasciarci interrogare dalla poesia interprete del bene e del bello.
4 – Poesia è natura evocativa: porta l’attenzione sulle parole prima che al senso, con immagini e metafore. Salmo 19/18,1-7: Metafora di giorno e notte annunciatori di un messaggio ininterrotto sull’opera creatrice di Dio; il cielo, percorso dal sole, «sposo» come «prode» che percorre la sua via. Linguaggio non verbale. Analisi poetica 1 Al maestro del coro. Salmo. Di Davide2 I Cieli narrano la gloria di Dio, l’opera delle sue mani annuncia il firmamento. 3 Il giorno al giorno ne affida il raccontoe la notte alla notte e trasmette notizia. 4 Senza linguaggio, senza parole,senza che si oda la loro voce, 5 per tutta la terra si diffonde il loro annuncioe a i confini del mondo il loro messaggio. Là pose una tenda per il sole6 che esce come sposo dalla stanza nuziale:esulta come un prode che percorre la via. 7 Sorge da un estremo del cielo e la sua orbita raggiunge l’altro estremo:nulla si sottrae al suo calore. * Fatto non usuale non c'e posto per l'uomo. * L'ultima parola del salmo: calore (v. 7): il sole ci riscalda con i suoi raggi. – Cf Salmo 104, l’uomo loda Dio Creatore, partendo dallo sguardo contemplativo e dalla riflessione sulla creazione che ne arricchisce la fede (cf Sal 8). Scopre nel mondo della creazione pienezza, sapienza e compagnia: «Quante sono le tue opere, Signore! Le hai fatte tutte con saggezza; la terra è piena delle tue creature». E si eleva in lode gioiosa: «Sia per sempre la gloria del Signore; gioisca il Signore delle sue opere» (v.31). Così, la voce dell’uomo può unirsi alla voce del cosmo, creando una tradizione narrativa della fede: «Una generazione narra all’altra le tue opere, annuncia le tue imprese» (Sal 145/144,4, Dalet). Preghiera e profezia* Preghiera collocata all’interno della Bibbia = preghiere ispirate, in dialogo con tutta la Bibbia, compreso il NT = Nuovo contesto e lettore ispirato in dialogo. Gesù, la sera di Pasqua rilegge la Scrittura: Legge, profeti e Salmi, perché si compiano tutte le cose scritte su di lui (Lc 24,44) = forza profetica. * I Salmi: una grammatica per pregare: Benedictus di Zaccaria (Esodo)¸ Magnificat di Maria e salmi: «porta in se stesso l’attesa e il compimento». * I salmi diventano profezia: per forza intrinseca = memoria; salmi messianici distribuiti in maniera strategica; denuncia del male e appello alla conversione: la lealtà del Signore (cf Osea e Sal 50-51). * Rilettura nel Nuovo Testamento. A contatto con i nuovi eventi e il nuovo contesto di rivelazione, espressioni limitate trovano il loro pieno e definitivo senso. Esempi: Sal 22; Sal 2,1-2; Sal 16,8-11 con Sal 110 (At 2,25-36). Riletture tipologiche di Ebrei.Sal 118,22: «La pietra scartata dai costruttori è divenuta testata d’angolo» = proverbio di senso aperto, coniugato con altri passi dell’AT: Is 8,14; 28,16-17a. – Nel NT identificata con Gesù Cristo: sostiene e costruisce la comunità (Mt 21,42, cf At 4,10-11; 1Pt 2,1-8 (Is 28,16 e Sal 118,22), anche di inciampo (cf Rom 9,33). Cristo unico fondamento sul quale l’evangelizzazione può costruire (1Cor 3,11.13). 1Cor 10,4: «Bevevano da una roccia spirituale che li accompagnava, e quella roccia era il Cristo»: midrash giudaico-rabbinico su Nm 20,8, sulla «roccia spirituale»che accompagnava Israele. Paolo = prefigurazione e annuncio profetico, per i cristiani. – Il nuovo evento determina la rilettura, superando il contesto storico precedente; esempio della vitalità di un proverbio o di una parabola. Sal 19/18A in rapporto al NT. Sole immagine di Cristo (Lc 1,78s; Mt 13,43). Sal 18A non ragiona su Dio: lo sente presente nella sua opera. Rm 10,18 applica il v.4 ai predicatori del vangelo. Gli antichi hanno sfruttato il simbolo del sole come sposo in chiave allegorica: la sua uscita dal talamo di Maria al momento della nascita, la sua corsa «dal Padre fino al Padre»; il suo calore è lo Spirito. Per continuare la lettura L.Alonso Schökel, I Salmi, Marietti 1820, Genova 1997; Idem, Salmi e cantici, Borla, Roma 1996 (i Salmi preghiera e poesia)T Lorenzin, I Salmi, Paoline, Milano 2000 (i Salmi come libro)A Mello, Leggere e pregare i Salmi, Qiqajon, Magnano (BI) 2008 (con appelli alla lettura tradizionale rabbinica giudaica).